“Sono schifata”, da Eleonora Daniele lo sfogo di rabbia e amarezza della madre della bimba tetraplegica a causa di un errore in sala parto. L’assurda richiesta dell’assicurazione.
Una storia che ha dell’incredibile, quella raccontata ai microfoni di Eleonora Daniele a “Storie Italiane”. La storia raccontata è quella di Eleonora, una bambina che 10 anni fa, al momento della sua nascita, fu vittima di un terribile errore in sala parto, a causa del quale è diventata tetraplegica.
La famiglia di Eleonora ebbe all’epoca diritto ad un risarcimento danni di 5 milioni di euro, ma successivamente la compagnia assicurativa ha presentato un istanza alla Corte d’Appello di Venezia, affinchè la famiglia restituisse parte di quel risarcimento, in quanto a seguito di una nuova perizia neurologica sarebbe stato dimostrato “che l’aspettativa di vita di Eleonora sarebbe molto limitata, tra i 10 e i 20 anni”.
La mamma di Eleonora: “Continuano a volerci fare del male”
La madre della piccola Eleonora, 10 anni, esasperata dalla situazione scoppia in lacrime da Eleonora Daniele, in quanto incredula, arrabbiata, amareggiata da tale richiesta da parte della compagnia assicurativa:
“Dopo 10 anni di pepe speravamo di aver raggiunto un obiettivo. Continuano a volerci far del male, solo per soldi e senza rendersi conto di aver costretto mia a figlia a una vita in gabbia”
poi prosegue spiegando che attualmente a causa del ricorso non è loro possibile utilizzare i soldi del risarcimento, e che il medico che ha effettuato la perizia senza aver neanche mai visto sua figlia, così come ha raccontato da Eleonora Daniele, ha limitato gli anni di vita della bimba a non più di 20:
“non si può permettere di dire a mia figlia che non potrà vivere più di 20 anni. Mia figlia non è un vegetale, si fa capire, fa i biscotti con le maestre e canta con il suo papà. Ascolta e comprende tutto quello che le sta accadendo attorno. Vivrà perchè ha la forza e la voglia di vivere”
La Mamma di Eleonora minacciata: “La pagherete cara”
Dal 2013, la famiglia di Eleonora, riceve una pesantissima minaccia anonima nella buca delle lettere, ‘la pagherete cara’. La mamma della bambina vittima di quell’errore in sala parto non ha dubbi sul motivo che si cela dietro quella minaccia:
“Dovevo andare a testimoniare nel penale. Avevano paura di quello che avrei potuto dire. Hanno paura di noi, pensano di intimorirci. io non mi fermo davanti a nessuno. E’ un diritto mio e di mia figlia”.
Un grido di rabbia e di giustizia, quello della famiglia della piccola Eleonora, che dopo il madornale errore in sala parto, deve fare i conti con minacce e la beffa della compagnia assicurativa.