Tre morti e cinque feriti gravi nell’attentato di ieri in Olanda, sul tram a Utrecht e la motivazione ha qualcosa di inspiegabile. Perché ha agito?
Il killer che ieri ha compiuto l’attentato in Olanda è stato finalmente arrestato ma le sue motivazioni lasciano gli inquirenti perplessi. Vediamo i dettagli.
L’attentato
Siamo a Utrecht – Olanda – quando alle 10.45 un uomo si reca nella parte residenziale e prende un tram. Dopo pochi secondi inizia a sparare sulla folla con una pistola.
Secondo uno dei testimoni chiave, il killer ha puntato la pistola verso una donna colpendola mortalmente. I passeggeri cercano – a quel punto – di proteggere la donna dall’uomo, ma lo stesso inizia nuovamente a sparare creando panico e caos.
Gokmen Tanis, 37 anni di origine turca si da quindi alla fuga all’interno di una presunta Renault Clio – lasciata in moto pronta ad accoglierlo, sparendo nel nulla per otto ore. La paura di un attentato è stata molto forte, soprattutto dopo i precedenti avvenimenti accaduti in Nuova Zelanda e le varie minacce da parte dell’Isis.
Il bilancio finale è di tre morti e cinque feriti gravi.
Le motivazioni del killer
I testimoni hanno dichiarato che l’uomo fosse uno del quartiere, per questo motivo la possibilità di un attentato sembrava essere remota: nonostante questo, il Governo ha messo la cittadina in stato di protezione con stato di allerta massima.
La Polizia dopo otto ore di ricerche riesce a catturare Gokman Tanis, uomo di 37 anni con fedina penale decisamente sporca correlata da arresti per rapine, tentati omicidi, minacce e violenze sessuali.
Secondo alcune testimonianze rilasciate ai media della stampa turca, il killer avrebbe agito per motivi personali: afflitto dalla separazione dalla moglie e dalla sua condizione di vita potrebbe quindi essere stato spinto a compiere un gesto estremo e senza senso. Sarà la Polizia a rilasciare le dichiarazioni dopo averlo interrogato, abbassando il livello di allerta terrorismo da 5 a 3.
