La donna uccisa a Milano è avvolta dal mistero, anche se gli inquirenti puntano sul compagno – avendola già salvata due volte. Vediamo insieme i dettagli
Roberta Priore è la donna uccisa a Milano in circostanze ancora misteriose, tra le tante persone accompagnate in Questura il compagno potrebbe essere la persona sospettata.
La vicenda
Roberta Priore, 53 anni è stata trovata morta nel suo appartamento che si trova al quinto piano di un condominio. Il suo corpo era riverso a terra con accanto un cuscino, tanto che dalle prime ipotesi sarebbe avvenuta una colluttazione sfociata in soffocamento. E’ stata la figlia maggiore a dare l’allarme, non sentendo la madre per due giorni e vedendo che nessuno rispondeva al citofono, facendo intervenire i Vigili del Fuoco e il 118.
Alle 16 di martedì 19 marzo, i Vigili sfondano la porta e si trovano davanti l’amara scoperta, accompagnata da grande disordine e caos in tutta la casa. Non solo, mentre i paramedici controllano il corpo si accorgono di un principio di incendio – domato immediatamente dai Vigili del Fuoco.
Tante le persone accompagnate in Questura, tra le quali anche il compagno della donna Pietro Artisi – fermato per omicidio come si evince da TGCOM24. L’uomo è stato bloccato all’uscita del palazzo in stato confusionale e ora fermato con l’accusa di omicidio sulla donna.
Il passato della donna
I condomini hanno rilasciato alcune dichiarazioni e si è venuto a sapere che, in molte occasioni, la Polizia si era già recata sul posto a seguito di urla. Non solo: il compagno è una persona schiva, ma rimproverava tutti se lasciavano il portone aperto per il timore che entrassero degli sconosciuti.
Un condomino ha raccontato che durante l’ultimo intervento da parte della Polizia, gli stessi hanno cercato di rassicurare la figlia della Priore:
“Non si preoccupi, abbiamo salvato sua madre già due volte”
Nella giornata di ieri però nessuno ha udito urla o richiesta d’aiuto e la pista degli inquirenti sta andando verso il femminicidio.