Un evento storico che ha visto la firma del Memorandum per la Via della Seta, nonostante le critiche da parte dell’Europa e i tanti dubbi italiani. Quali i punti di intesa?
Un grande giorno dove si è vista l’Italia procedere alla firma del Memorandum con il Presidente Cinese che da il via all’ingresso alla nuova Via della Seta, nonostante tutto.
La firma del Memorandum
Il presidente cinese Xi Jimping ha iniziato la giornata di ieri con una visita presso il Quirinale e un saluto a Sergio Mattarella, per confermare la loro amicizia e la voglia di intraprendere questo viaggio insieme.
Successivamente c’è stato il passaggio a Palazzo Madama per incontrare il Premier Conte e procedere con la firma del Memorandum. Il documento è composto da sei paragrafi con sei pagine dove viene definito il progetto di investimento e collaborazione per il prossimo futuro con un potenziale di circa 20 miliardi – come da stima svolta dal ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio.
Nel dettaglio questo accordo prevede il potenziamento dei porti di Genova e Trieste, seguito da energia – scambi culturali – fisco – servizi bancari e prestiti.
Le parole di Salvini e Di Maio
Gli Stati Uniti e l’Europa vedono questo accordo come “minaccioso” per il nostro Paese quasi come se fosse un modo per colonizzare pian piano l’Italia e renderla parte integrante cinese.
Mentre il vice premier Di Maio è assolutamente convinto che questo accordo porterà ottimi risultati, Matteo Salvini invita alla calma e non si definisce del tutto tranquillo evidenziando che la Cina non è un Paese dal mercato libero.