Alex Txikon rompe il silenzio e parla della operazione di soccorso per Daniele Nardi e Tom Ballard, rivelando qualcosa di inedito
Daniele Nardi e Tom Ballard sono i due alpinisti che hanno perso la vita sul Nanga Parbat. Alex Txikon – protagonista inconsapevole – rompe il silenzio e svela alcuni dettagli inediti sulla spedizione di ricerca.
Il racconto di Alex Txikon
Alex Txikon non era solo un amico dei due alpinisti ma anche l’uomo che ha condotto le operazioni di ricerca sul Nanga Parbat. Nel 2016 avevano già tentato la discesa ma senza raggiungere l’obiettivo, per questo motivo Alex ha voluto mettere in campo la sua conoscenza della zona e delle dinamiche per trovare i due alpinisti, il prima possibile.
Ha rilasciato un’intervista inedita al quotidiano spagnolo Marca e rivelato dei dettagli inediti sulla morte dei due alpinisti, Nardi e Ballard. Alex evidenzia di aver compiuto questa spedizione con ottimismo ma il fatto di aver trovato le loro sagome lungo lo sperone, lo farà vivere con il rimpianto per tutta la vita.
I dettagli inediti
Nell’intervista Txikon racconta che per tre giorni lui e le altre persone dedite alla ricerca, non hanno dormito in cerca di qualche segnale:
“sai che sono morti, ma non rinunci all’idea che possano essere vivi”
Alex racconta di aver visto i loro corpi attaccati ad una corda fissa e di essere consapevole che sia stata una morte crudele, per ipotermia in completa solitudine e senza avere la possibilità di muoversi. Secondo l’alpinista sono stati anche lanciati dei segnali con una luce per chiedere soccorsi al campo base.
I segnali luminosi in questione sarebbero stati visti dai pakistani – non alpinisti – che avrebbero dovuto avvertire e fornire indicazioni per capire dove trovarli. Non solo: l’ipotesi di ipotermia viene confermata nel momento in cui si scopre che, vicino ai due corpi, quella che si vede è una roccia e non una tenda come precedentemente creduto – Alex con il telescopio ha visto, purtroppo, la corda tesa per il peso dei due corpi.
Immagini che l’alpinista non potrà mai dimenticare.