Il tribunale ha deciso le sorti della professoressa indagata per violenza a Prato, facendo ricadere anche una colpa sul marito. Che cosa è successo?
La professoressa indagata per violenza su minore, dalla quale ha avuto il suo secondo figlio ha finalmente ricevuto la decisione dei giudici in merito alla sua sorte. Vediamo insieme i dettagli.
Il rapporto con il minore
Riflettori nuovamente accesi sulla questione annosa della professoressa di Prato che ha avuto un coinvolgimento sentimentale con il suo alunno, alla quale ripartiva ripetizioni di inglese all’interno della sua casa.
Un’amica di famiglia contattata dai genitori per aiutare il figlio di 14 anni, che ha trasformato un rapporto professionale in qualcosa di diverso fatto di rapporti sessuali e messaggini. Sappiamo bene che da questa relazione è anche nato un bambino, riconosciuto dal marito della donna e poi scoperto in un secondo momento – tramite esame del DNA non essere dello stesso ma del ragazzino 14enne.
La denuncia è stata fatta dai genitori del ragazzo dopo che quest’ultimo ha raccontato pian piano i fatti svolti, nonché mostrato loro i messaggi della donna – tra il sentimentale e il minatorio.
La decisione del tribunale
Il tribunale ha per ora disposto che la professoressa di Prato fosse messa agli arresti domiciliari con l’accusa di “atti sessuali con minore”. Non solo, come si evince da Il Messaggero, il marito avrebbe ricevuto un avviso di garanzia di cui si attendono ulteriori elementi.
Un marito che non lascia sola la moglie, cercando di proteggerla dall’impatto mediatico, che vorrebbe tenere con se quel bambino cresciuto come suo e che sta rinunciando al suo lavoro per gestire tutta la situazione.