Sono passati alcuni mesi dall’omicidio avvenuto a Cardito del piccolo Giuseppe, ma ci sono alcune verità che emergono e rendono ancora più agghiacciante
Ricordiamo tutti il tragico omicidio Cardito ai danni del piccolo Giuseppe, ucciso dal suo patrigno a bastonate perché aveva rotto la sponda del lettino nuovo. Ma cosa è successo nei mesi precedenti a tale dramma?
L’omicidio del piccolo Giuseppe
Toni Essoubti Badre era il compagno della donna che aveva tre figli, di cui uno ucciso proprio da lui. Indimenticabile la sorte del piccolo Giuseppe, ucciso selvaggiamente dall’uomo dopo che con la sorellina Noemi hanno rotto le sponde del letto nuovo.
Noemi viene picchiata, mentre Giuseppe viene riempito di botte tanto da lasciarlo agonizzante sul divano: tutto questo davanti ad una madre rimasta sotto shock che non ha contattato i soccorsi. Tante le domande senza risposta, anche se Toni ha confessato ed ora si trova in carcere per pagare la sua azione. La madre è indagata e non si hanno ancora notizie su quello che sarà il suo destino, mentre le due bambine – come abbiamo spiegato in questo nostro articolo – sono state allontanate dalla stessa ma non affidate al padre naturale, disperato per tutta la situazione surreale.
Ma cosa è successo prima di quel giorno maledetto?
Una verità particolare
Se da una parte abbiamo una madre che ha definito il gesto di Toni come “unico” e portato da nervosismo per quel letto rotto – dall’altra ci sono delle verità che non si associano a quanto definito dalla donna. Sembra infatti che in più occasioni Giuseppe si sia presentato a scuola con dei lividi in bella vista, ma che mai nessuno abbia chiesto o indagato in merito.
Se i piccoli hanno quindi subito violenza sin da prima di quell’episodio, perché nessuno ha mai denunciato o cercato di comprendere questo fatto?