In Venezuela colpo di scena con Maduro che lancia la sua controffensiva e il regime di Guaidò si trova in estrema difficoltà. Ecco i dettagli
Una decisione che potrebbe mettere fuori l’avversario di Maduro – Guaidò – in Venezuela, con uno smacco impensabile.
La controffensiva
Come si evince da La Stampa, Nicolas Maduro ha dato uno schiaffo all’opposizione venezuelana prendendo di petto una decisione che mette a rischio il futuro di Juan Guaidò.
Stiamo parlando della “Contraloria Generale” – dove 15 anni fa il presidente designato ha indetto una Corte dei Conti istituita dal chavismo emersa grazie ad una indagine interna per verificare la veridicità su alcuni delitti di natura fiscale. Cosa si contesta? Una mancata dichiarazione di beni e viaggi all’estero.
Sempre come definito dal quotidiano, secondo la legge questa decisione non risulta essere forte – non essendo penale. Ciò definisce che questa indagine sulla Corte dei Conti potrebbe essere un chiaro diversivo per togliere di mezzo il leader dell’opposizione.
Il pensiero di Di Maio
Mentre gli Stati Uniti commentano evidenziando che questa sia una sentenza “ridicola”, il vice premier Luigi di Maio conferma che il governo italiano non riconosce Maduro come presidente e autorità, invitando il Venezuela ad andare quando prima alle elezioni libere così da definire bene la situazione.
Il Parlamento Europeo ha confermato quanto sopra espresso dal Vice Premier:
“Riconoscimento di juan guaidò come legittimo presidente ad interim”
Chiedendo a tutti i Paesi di riconoscerlo come tale e farlo con urgenza. Nonostante tutto la questione del black out continua a far paura al Venezuela, seppur non più grave come prima e ad intermittenza su alcuni Paesi.