Per l’omicidio di Vannini non si ha ancora tregua ma soprattutto una verità da parte degli investigatori. Ora emerge una richiesta particolare da parte degli avvocati di Ciontoli
Antonio Ciontoli è accusato dell’omicidio di Marco Vannini con una riduzione della pena da 14 a 5 anni. Gli avvocati ora fanno una richiesta che ha lasciato tutti senza parole.
La richiesta degli avvocati
Conosciamo tutti, purtroppo, la storia di Marco Vannini morto per choc emorragico la sera del 17 maggio 2015 mentre si trovava a casa della famiglia Ciontoli. Un colpo di pistola, preceduto da un presunto litigio – come testimoniato dai vicini di casa – con omissione di soccorso e un epilogo drammatico per il povero ragazzo.
In questi anni si sono succedute testimonianze, ipotesi e quanto di più agghiacciante si possa pensare – con i genitori del ragazzo che vogliono giustizia a tutti i costi, seppur avvolti dal dolore. La richiesta che ora fanno gli avvocati lascia perplessi: Andrea Miroli e Pietro Messina chiederanno l’assoluzione con ricorso in Cassazione. Naturalmente tale azione coinvolgerà non solo Antonio Ciontoli ma anche i figli Martina e Federico e la moglie Maria Pezzillo.
Le parole degli avvocati
Antonio Ciontoli ha ricevuto il massimo della pena per omicidio colposo, ma gli avvocati stanno valutando fortemente di presentare il ricorso:
“la colpa è grave, ma non possiamo crocifiggere una persona per un errore”
Evidenziando che l’azione dell’uomo è sicuramente condannabile e che sia giusto paghi come di dovere, ma anche che nessuno può dire cosa sia passato nella mente della famiglia dopo che il colpo ha raggiunto Marco Vannini.
Una conferenza stampa – riportata da Il Faro – che è stata indetta non solo per dare la notizia di cui sopra ma anche per chiarire alcuni aspetti fondamentali:
“siamo solidali con la famiglia di marco per il danno irreversibile subito”
Un danno che secondo gli avvocati ha investito anche la famiglia Ciontoli per i legami che c’erano e tutte le conseguenze del caso.