Il perito ha anticipato la sua verità durante l’indagine del Ponte Morandi per il suo tragico crollo, alla televisione svizzera. Cosa ha rivelato?
Il Ponte Morandi segna uno squarcio profondo a Genova e non solo, tanto che uno dei periti incaricati per l’indagine sul crollo rivela la prima verità alla televisione svizzera.
Le parole del perito
Il Giudice Anna Maria Nutini ha nominato Bernhard Elsener come uno dei tecnici che stanno indagando sull’incidente e sul crollo avvenuto a Genva. In un documentario messo in onda dalla televisione svizzera rivela la sua prima verità, come revisionato e riportato dal Secolo XiX.
Secondo il tecnico il Ponte di Genova sarebbe ancora in piedi:
“se Autostrade nel 1993 avesse riparato tutti i piloni e non solamente uno”
E invece il 14 agosto scorso 43 persone sono rimaste vittime del crollo del ponte, con tutte le conseguenze per Genova che conosciamo bene. Elsener parla all’interno del documentario “Il ponte spezzato” ma non rilascia un semplice punto di vista, bensì una chiara analisi.
L’analisi sul ponte di Genova
Elsener sarà insieme a Giampaolo Rosati e Massimo Losa per costituire l’indagine e definire le cause del crollo. Sempre il Secolo XiX – a seguito di una visione del documento stesso – evidenziano che i legali della società Austostrade stanno valutando come muoversi, in merito a queste dichiarazioni rilasciate pubblicamente.
Parafrasando le parole del tecnico viene evidenziato che il difetto del Ponte Morandi è da riportare al distaccamento di uno dei tiranti:
“l’umidità ha assottigliato i cavi che si spezzano facilmente”
Lasciando quindi intendere che durante il controllo hanno rilevato cavi meno integri di altri. Come andrà a finire la vicenda?