Continuano le indagini sul corpo smembrato a Milano, con le prime testimonianze e qualche tassello particolare sul mistero
Mistero a chi possa appartenere il corpo smembrato di Milano, con alcuni dubbi sulla dinamica che si sta costruendo grazie alle testimonianze delle persone residenti intorno al luogo del ritrovamento.
L’ipotesi della dinamica
I media stanno discutendo in merito al sesso del corpo ritrovato all’interno del gabbiotto dato alle fiamme di Milano – come evidenziato in questo nostro articolo – con la testa e gli arti staccati, riposti vicino al tronco.
Chi ha commesso questo orribile omicidio ha voluto sbarazzarsi del corpo, dandogli fuoco per eliminare ogni traccia: per fortuna, i Vigili del Fuoco sono intervenuti per spegnere l’incendio poco prima che le fiamme raggiungessero il bombolone del gas riposto vicino ai pezzi del cadavere.
Chi ha eseguito questa tremenda azione non ha lasciato il corpo in quel gabbiotto a caso, ma si deve essere studiato il tutto nei minimi dettagli: nessuna telecamera di videosorveglianza che potesse registrare le immagini. Nonostante questo, non ha fatto i conti con chi frequenta il parchetto di notte o dei residenti di quel quartiere che hanno visto qualcosa di sospetto.
Secondo una prima ricostruzione, il corpo è stato trasportato all’interno di una valigia così che non destasse sospetti.
Le testimonianze
I residenti del quartiere, ascoltati dagli investigatori della Squadra Mobile di Milano – coordinati e guidati da Lorenzo Bucossi -, hanno indicato quattro giovani in fuga prima che arrivassero i Vigili del Fuoco.
Si stanno inoltre esaminando tutte le denunce di persone scomparse, cercando di escludere tutte le tipologie di movente come messaggio – regolamento di conti – lite o gelosia.
Sarà compito del medico legale Cristina Cattaneo svolgere l’autopsia, che potrà rivelare il sesso della vittima, l’orario del decesso e la modalità dello stesso.