A partire dal primo Gennaio 2018, è stata sospesa la produzione delle monetine da 1 e 2 centesimi a causa degli elevati costi per la loro coniazione. I consumatori italiani temono un aumento dei prezzi.
Addio alle monete da 1 e 2 Centesimi: i consumatori temono un aumento dei prezzi
Come è noto, a partire dal Primo Gennaio del 2018, è stata sospesa la produzione delle monetine di rame da 1 e 2 centesimi, a causa degli elevatissimi costi di produzione.
Il provvedimento che ha previsto l’abolizione delle due monete, ha previsto che, i commercianti, per quanto riguarda i pagamenti in contanti, potranno arrotondare per eccesso o per difetto.
Tra i primi ad adottare la misura la grande catena di supermercati Conad, che in alcuni dei suoi store presenti in Emilia-Romagna, Marche, Veneto e Friuli-Venezia Giulia ha diffuso dei volantini all’interno dei quali comunica alla clientela la sua adesione al provvedimento per la difficoltà inerente al “reperimento delle monete da 1 e 2 centesimi”.
Conad tiene per a precisare che i prezzi dei prodotti non muteranno e che il provvedimento non andrà ad intaccare i pagamenti con transizione elettronica o se il consumatore paga presentando in cassa l’importo dovuto.
Le due monetine infatti seppur abolita la loro produzione, manterranno sino all’esaurimento di quelle in circolazione il loro valore legale.
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Abolizione dei ‘ramini’: costi di produzione troppo elevati
Come prima accennato il motivo che ha condotto all’abolizione delle monetine, è stato il vosto di coniazione troppo elevato.
Infatti secondo quelli che sono i dati del Poligrafico e della Zecca dello Stato, dall’abolizione delle monete da 1 e 2 Centesimi, lo Stato ne gioverebbe di notevoli risparmi.
Quanto costava allo stato produrre i ‘ramini’? Secondo le fonti prima citate, 1000 pezzi di monete da 1 centesimo costavano allo Stato 9,06 euro, mentre 1000 pezzi da 2 Centesimi 11,36 euro.
Considerando che solo nell’anno 2017, sono stati prodotti circa 260 milioni di pezzi da 1 centesimo e 150 milioni di pezzi da 2 centesimi, si parla di un costo di produzione che in totale supera i 4 milioni di euro.
Quanto al risparmio, per il quale è da considerare un incremento della coniazione delle monetine da 5 Centesimi sfiora i 2 milioni di euro.