La crisi finanziaria sta colpendo tutti, anche Roberto Cavalli. Il Brand è infatti sull’orlo del fallimento, 93 dipendenti hanno perso il lavoro, mentre 270 sono in attesa di una risposta dai vertici. Ecco cosa è accaduto nei dettagli.
La crisi finanziaria ha colpito uno degli stilisti e dei brand italiani più amati al mondo, Roberto Cavalli. Infatti solo lo scorso weekend, i vertici del brand hanno dovuto chiudere tutti i loro negozi negli USA, di cui quattro outlet e sette punti vendita gestiti direttamente e un corner.
Roberto Cavalli in Crisi: 93 dipendenti senza lavoro
A darne l’annuncio ‘Business of Fashion’, il quale ha dichiarato che la chiusura dei negozi non sarebbe che una strategia finalizzata ad una ‘ristrutturazione delle attività aziendali’. Una manovra che ha richiesto il licenziamento di 93 dipendenti, e la sospensione dell’e-commerce americano. Ecco che cosa si legge su ‘Business of Fashion’:
“Conseguentemente a questi cambiamenti diversi corporate executives, incluso il CEO della divisione statunitense, Salvatore Tramuto, hanno dato le dimissioni. Il team Usa, che conta poco più di 90 impiegati, è stato informato il 22 marzo scorso che il business nordamericano, che opera come Art Fashion Corp, era insolvente e che avrebbe dovuto chiudere tutti i punti vendita”.
Inoltre, sempre secondo quanto riferito dal tabloid, Art Fashion Corp ha operato negli ultimi 5 anni in perdita e che il noto brand aveva un debito di circa 16 milioni di euro. Dunque la chiusura delle diverse attività negli USA, è solo uno dei tanti episodi legati alla crisi finanziaria che ha colpito il noto brand italiano.
In virtù di ciò il Consiglio di Amministrazione italiano, ha deciso all’unanimità di presentare una ‘domanda si accesso al concordato preventivo’, al Tribunale di Milano, una domanda che ha messo in guardia tutti i lavoratori di Sesto Fiorentino, i quali nella giornata di ieri hanno scioperato per protestare. Ecco che cosa ha dichiarato il sindacato:
“Vogliamo capire se Cavalli rimarrà un marchio fiorentino”
Allo stato dei fatti sono circa 270 dipendenti in attesa di una risposta da parte dei vertici dell’azienda, i quali al momento non hanno ancora comunicato se nel breve periodo hanno intenzione di ricercare un ‘gruppo industriale che possa dare continuità produttiva’ al brand.