Il Sindaco di Torino Chiara Appendino nel mirino, con una busta piena di esplosivo a lei indirizzata. Cosa sta accadendo?
Chiara Appendino è stata messa seriamente in pericolo, con la consegna di una busta che avrebbe potuto esploderle tra le mani. Vediamo insieme i dettagli della vicenda.
La busta per l’Appendino
Una classica busta gialla con l’interno protetto dal pluriball è stata inviata al Sindaco di Torino: è scattato immediatamente l’allarme e il Consiglio in corso è stato sospeso per precauzione.
Al suo interno polvere pirica e un congegno casalingo con collegamento fatto dal filo di rame che sarebbe potuto esplodere al momento dell’apertura e non con comando distanziato. Il mittente ha lasciato poco all’immaginazione degli inquirenti, riportando la Scuola A. Diaz di Genova.
Durante la manifestazione anarchica di sabato scorso, la città è stata letteralmente invasa da scritte minacciose contro la stessa Appendino e Matteo Salvini.
Le parole del Sindaco
Sono intervenuti gli artificieri della Polizia di Stato e hanno neutralizzato la busta, mentre al Municipio si è recato il questore Francesco Messina – con coordinamento particolare per le operazioni di prevenzioni rischi soprattutto per verificare che non ci fossero altri esplosivi lungo tutta l’area.
Il Sindaco è nel mirino dai cortei degli anarchici, dove sono anche apparsi dei volantini che riportano L’Appeso dei tarocchi rovesciato accompagnato da una filastrocca dell’Asilo. Non è la prima volta, infatti già il 3 novembre un’altra busta sospetta le era stata indirizzata con la scritta:
“hai ucciso torino. devi morire”
Il Sindaco non si lascia intimidire e comunica di andare avanti, senza alcuna paura. Scrive un messaggio chiaro sui social al fine che tutti possano leggerlo:
“se qualcuno pensa di intimidirmi, si sbaglia di grosso. Sono più determinata di prima”