Il rito abbreviato è legge grazie all’approvazione del Senato. Quali sono le variazioni e le modifiche?
Un’approvazione definitiva per il rito abbreviato che ora diventa legge, con le parole entusiaste del ministro Alfonso Bonafede. Ecco tutti i dettagli.
L’approvazione della legge
Si è svolta in aula del Senato l’approvazione del disegno di legge con 168 voti positivi, 48 contrari e 43 astenuti. In via definitiva viene prevista che il giudizio abbreviato non può essere applicato in caso di pena con ergastolo.
Un passo avanti molto importante per l’Italia, che definisce bene i punti fondamentali che rappresentavano una sorta di problematica. Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede si è dichiarato soddisfatto, evidenziando di aver dato così un forte segnale ai cittadini italiani:
“Ora c’è la certezza della pena ma non sconti per i reati gravissimi”
Lancia un messaggio diretto, dichiarando che da ora in poi chi sbaglia con questo governo paga le sue colpe interamente.
La conquista della vittoria
Liberi e Uguali ha votato in maniera affermativa, al fine che il testo diventasse legge e Piero Grasso ha confermato di non avere nulla a che fare con il governo attuale ma che questa legge vada nella direzione corretta:
“eliminare il rito abbreviato per atti gravissimi è giustizialismo!”
Forza Italia ha preferito astenersi dal voto e il senatore Enrico Aimi ha dichiarato che questo disegno non convince, in quanto la conservazione del rito garantirebbe equilibrio soprattutto in certi casi specifici. Fratelli d’Italia ha un’altra opinione e ha votato positivamente, pensando sopratutto alle pene ridotte di questi ultimi tempi:
“abbiamo deciso di frenare l’eccessiva indulgenza dei magistrati”