L’epilogo che si presenta per lo stupro alla Circum sta lasciando tutti sgomenti, ma a colpire è il racconto agghiacciante della vittima nonché la sua paura
La paura di vendetta e il racconto di quello stupro alla Circum nei minimi dettagli, dopo la scarcerazione di due dei suoi aggressori in esclusiva per “Quarta Repubblica”.
Il racconto della vittima
A “Quarta Repubblica” la ragazza vittima della violenza alla Circumvesuviana racconta con coraggio tutto quello che le è successo, al fine che venisse divulgato un messaggio chiaro contro chi fino ad ora sembra non averle creduto.
E’ andata nei minimi dettagli, spiegando che quel giorno è stata spinta all’interno dell’ascensore per poi essere girata. Il primo aggressore le ha slacciato i pantaloni, mentre lei talmente terrorizzata dalla paura non riusciva nemmeno ad urlare o ribellarsi in qualche modo.
La vittima poi va avanti, dichiarando che quando l’ascensore si è fermato gli altri ragazzi sono intervenuti, entrando dalle porte e andando avanti con la violenza:
“antonio mi ha pulito con dei fazzoletti, forse per sentirsi lui meno sporco”
La paura della ragazza era quella di essere picchiata o uccisa, tanto da averli salutati quando l’hanno abbandonata in quel posto con i vestiti strappati.
Una delle cose che alla ragazza, ripercorrendo i fatti nella sua mente, non è sfuggita sarebbe la non curanza delle persone: se solo qualcuno avesse visto bene la scena, quando le porte dell’ascensore si sono aperte, avrebbero notato lei con i pantaloni abbassati e i ragazzi intenti ad un approccio non voluto.
La paura della vendetta
Due dei tre ragazzi accusati di violenza sessuale sono ritornati in libertà e la giovane si sente molto amareggiata, credendo che la giustizia l’abbia abbandonata.
La sua paura più grande è quella di una vendetta da parte degli aggressori, per aver denunciato il fatto e reso pubblico:
“nonostante tutto, non mollate e denunciate sempre”