L’uomo mutilato a Milano non ha solo due killer ma tre, tutti presenti alla festa dove è stato ucciso, con una verità sconcertante
Due uomini fermati dalla Polizia e un terzo uomo chiave per l’omicidio dell’uomo smembrato a Milano. Vediamo insieme i dettagli.
La ricostruzione
Il 30 marzo a Milano, in uno degli appartamenti facenti parte del complesso dove è stato appiccato il fuoco al gabbiotto della spazzatura, si è data vita a una festa di un gruppo di colombiani.
Sarebbe dovuta essere una tranquilla serata tra cibo e risate, se non fosse che una litigata per apparenti motivazioni futili abbia portato all’omicidio. Un uomo – non ancora identificato – è stato colpito a collo e addome con un coltello per poi essere trascinato in fin di vita in una seconda stanza.
Uno dei killer si è occupato di pulire il pavimento dal sangue, mentre gli altri due hanno compiuto lo smembramento per poi riporre i pezzi dentro un trolley. Lo stesso è stato trasportato con un carrellino sino al gabbiotto condominiale dei rifiuti per poi dar fuoco a tutto quanto al fine di cancellare ogni traccia.
Grazie alle tante testimonianze, sono stati arrestati due uomini di origine colombiana che stavano per tornare al loro paese di origine.
Il terzo killer
Il terzo uomo è riuscito a recarsi a sud di Parigi – Rungis, e fermato prima che raggiungesse l’aeroporto di Orly. L’accusa è di omicidio, vilipendio, distruzione e soppressione di cadavere.
Una grande collaborazione tra i poliziotti della Squadra Mobile di Milano con la Cooperazione Internazionale Divisione Sirene e il magistrato con collegamento francese in Italia.
Ora si attendono i risultati dell’autopsia e il riconoscimento della vittima.