Dopo aver detto no all’invito di Matteo Salvini, i migranti della Alan Kurdi lanciano l’allarme mentre virano verso Malta
I migranti della Alan Kurdi hanno detto no all’Italia che voleva dar rifugio a mamme e bambini, ma ora lanciano l’allarme mentre si dirigono verso Malta alla ricerca di un approdo sicuro.
La situazione migranti sulla Alan Kurdi
A bordo della nave che ha salvato 64 migranti la situazione – da come riportano le note della Ong – sono sull’orlo del precipizio. Non avendo potuto attraccare a Lampedusa come richiesto, la virata ora è verso Malta dove si attende una risposta positiva alla loro richiesta di sbarco e soccorso.
Come si evince da questo nostro articolo, il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva invitato alcune donne con dei bambini e una in stato di gravidanza a scendere, per essere controllate e soccorse: un rifiuto, per non dividere la famiglia traumatizzando queste persone il meno possibile.
Chi gestisce la nave ha fatto sapere che il cibo è stato razionato, con alcuni migranti costretti a dormire sul ponte in balia della pioggia e del gelo. Il tweet non lascia molto all’immaginazione:
“abbiamo bisogno di un rifugio sicuro ora”
La nave con i migranti in rotta verso Malta
La Ong ha intenzione di chiedere alle autorità di Malta di poter sbarcare essendo il rifugio più vicino:
“abbiamo bisogno di acqua, cibo e protezione dalle intemperie”
Tweet e messaggi che si rivolgono direttamente al primo ministro maltese – Joseph Muscat – chiedendo di aiutare loro e mettere fine a questa odissea.