Si contrappongono le indagini in merito allo stupro della Circum, con i giudici da una parte e i medici dall’altra: qual è la verità?
Durante l‘ultima puntata di Quarto Grado si è analizzata tutta la vicenda dello stupro alla Circum, mettendo luce su alcuni aspetti rilevanti. Ma chi dice la verità? I ragazzi oppure la presunta vittima?
Il diario clinico della presunta vittima
Ci sono molte contraddizioni in merito al caso, che stanno affrontando anche i maggiori programmi di cronaca come Quarto Grado. I tre presunti violentatori – Alessandro Sbrescia, Antonio Cozzolino e Raffaele Borrelli – sono stati posti nuovamente in libertà a seguito delle motivazioni rilasciate ai giudici.
Non hanno convinto – come si evince da Il Corriere – le condizioni di salute mentale della ragazza, in cura da tempo presso una struttura pubblica per un percorso psicoterapeutico. E’ stata definita come una “bugiarda patologica” che ha necessità di attenzioni.
Un caso da affrontare con le pinze, da una parte per una presunta vittima che va tutelata ma dall’altra con dei ragazzi, che potrebbero essere accusati per un qualcosa di tremendo non compiuto.
Il referto medico della vittima della Circum
All’interno del programma di Rete Quattro Quarto Grado, si apre un doppio scenario che presenta anche il referto medico che spiega le condizioni della giovane, dopo quanto avvenuto alla stazione.
L’estratto evidenzia che lo stato della ragazza presentano:
“uno stato traumatico correlato allo specifico evento di violenza sessuale con totale assenza di consensualità da parte della ragazza”
La scarcerazione è quindi avvenuta per mancata documentazione della violenza sessuale, mentre sembra che il referto medico confermi l’azione dei tre giovani.