L’Italia non cresce e il debito pubblico è in rialzo: il def 2019 è stato confermato dal governo ma è un duro scontro per l’aumento IVA
Riflettori accesi sul Def 2019, Flat Tax e aumento della tassazione con un duro scontro e conferme da parte del governo. Ecco tutti i dettagli.
La conferma del Def
Si parla di una crescita italiana azzerata pari al 0.2%, con una previsione del 0.8% nel 2020. Il debito pubblico – come si evince da Il Messaggero – si porta al 132,6% con un rialzo dal 2018 del 132,2% con una previsione di arretramento nel 2020.
Numeri molto importanti che sono stati definiti all’interno del documento economico e finanziario – Def – presentato e varato ieri dai vice premier e dal premier Giuseppe Conte:
“un contesto economico complesso, caratterizzato da un mercato in rallentamento”
Documento approvato e aumento dell’IVA
Durante la riunione del Consiglio dei Ministri – di una durata pari a trenta minuti circa – non sembra che le cose siano andate del tutto lisce e lineari. L’aumento della tassazione Iva ha portato Matteo Salvini, Luigi Di Maio e Giovanni Tria a discutere – proprio al fine che non ci sia uno scatto per aumentarla.
Luigi di Maio non vuole sentire ragioni e chiede che ci siano certezze e conferme, sul mancato aumento della tassazione. Stesso discorso vale per la Flat Tax che sembra non essere ancora definita al meglio.
La conferenza stampa non è avvenuta, visto un mancato equilibrio sui vari accordi. Secondo Matteo Salvini la Flat Tax deve essere al 15% per i redditi familiari sino a 50mila Euro con una stima dei costi che oscilla tra i 12 e i 15 miliardi:
“vogliamo fare riduzioni anche per le famiglie e i lavoratori dipendenti”