Svolta sul tragico omicidio di Desirée Piovanelli? Il Dna sul fazzoletto mai analizzato prima ha riaperto l’inchiesta. Ecco cosa si è scoperto
Spunta un Dna che ha fatto riaprire l’inchiesta sul delitto atroce di Desirée Piovanelli, con dei dettagli che finalmente potrebbero portare ad una verità molto scomoda.
La traccia di Dna trovata sul gomito della vittima
Non si può chiudere un caso così tragico, non solo perché si tratta di una ragazzina di 14 anni stuprata e uccisa dentro un casolare da alcuni uomini – ma anche perché c’è qualcosa dietro che non è ancora emerso.
Dopo diciassette anni è stata trovata una traccia di Dna di sesso maschile, ritrovato sul suo gomito, ma non è da ricondurre agli altri colpevoli che hanno compiuto il gesto. Il padre della vittima è fermamente convinto che dietro a tutto questo ci sia un mandante legato alla pedofilia.
Così come per Yara Gambirasio si ha nuovamente a che fare con un Ignoto 1 – anche se ora spunta un’altra traccia su un fazzoletto mai analizzato prima.
Spunta il Dna su un fazzoletto mai analizzato
E’ stata aperta una inchiesta per il delitto dentro il casolare della povera ragazza di 14 anni, considerando che è stato ritrovato un fazzoletto presente sul luogo del delitto.
Secondo una prima ricostruzione e come definito dal Giornale di Brescia, anche questa è riconducibile ad un ignoto che non è da associare agli imputati che sono stati accusati di violenza sessuale, omicidio e occultamento di cadavere. L’inchiesta viene mandata avanti senza indagati, grazie anche all’esposto del padre di Desirée che non intende arrendersi sino a quando non si farà luce su tutta la vicenda che le ha portato via una figlia, in maniera impensabile.