Continua il grande caos in Libia con la richiesta di Sarraj di andare avanti e Haftar senza scrupoli, che avanza: ma è strage di bambini e soldati
Una situazione drammatica in Libia, a pochi passi dall’Italia dove continua senza sosta il conflitto a fuoco tra offensive e azioni che stanno portando morti tra bambini e altri civili.
Il massacro dei bambini e soldati
Mentre oramai è scontro aperto tra Sarraj e le forze militari di Haftar, i morti sono arrivati – nella serata di ieri – a 121 e i feriti a più di 600 come si evince dal quotidiano egiziano Ahram che riporta fonti della OMS.
Oggi è il dodicesimo giorno in merito alla offensiva, che non sembra voler cessare ma proseguire con il generale Haftar che si reca al Cairo per discutere e cercare appoggio dal presidente dell’Egitto Abdel Fatah al Sisi. Nel mentre, in Qatar si sta mandando avanti un’azione diplomatica finalizzata ad escludere un attacco anche sul piano religioso. Nonostante tutto non cessa la strage dove tantissimi bambini hanno perso la vita, così come soldati e civili.
Come si evince da Adkronos la situazione a terra non è cambiata da un giorno all’altro, ma le forze governative sono raddoppiate con un arretramento dell’Esercito Nazionale sino a circa 50 Km da Tripoli.
Nel mentre, proprio nella giornata di ieri, un aereo facente parte delle forze di Haftar è stato abbattuto: secondo Sarraj, infatti, Haftar starebbe perdendo terreno e indebolendo piano piano.
Come si evolverà la situazione? La grande paura è anche che il tutto si trasformi in un conflitto regionale con l’affiancamento su Tripoli di Qatar e Turchia mentre Bengasi con Emirati Arabi, Egitto e Arabia Saudita.