Vista la crisi in Libia, la Mare Jonio ha deciso di rimettersi in mare per essere di supporto a tutti i migranti libici. Ma cosa sta succedendo?
La Mare Jonio, al centro della polemica per non aver rispettato l’alt a Lampedusa, ora è di nuovo in viaggio per cercare di salvare più profughi possibili in fuga dalla Libia.
La Mediterranea in acqua per salvare i libici
La Mediterranea è nuovamente in mare per la sua seconda missione dell’anno, quinta se si contano quelle da quando la piattaforma è nata grazie al volere delle associazioni Arci, I Diavoli e Moltivolti di Palermo.
Tra oggi e domani, a seconda delle condizioni meteorologiche che troveranno, la nave dovrebbe arrivare alla zona preposta di Search and Rescue.
La missione umanitaria per salvare i migranti
Secondo la portavoce di Mediterranea Saving Humans – Alessandra Sciurba – e come riportato da Repubblica la missione è doverosa vista la situazione molto grave che si sta consumando in Libia.
La Sciurba evidenzia che nessun governo dell’Europa sta pensando di aprire canali umanitari, ma di concentrarsi solo sulla battaglia:
“torniamo a navigare, decisi a rispettare i diritti umani e principi della costituzione”
Sottolinea inoltre che la situazione di cui sopra in Libia, potrebbe stimare una grande ondata di fughe dalle coste con circa 6.000 migranti in arrivo in Italia.
Il coordinatore della missione, Beppe Caccia, spiega che la Jonio risulta essere l’unica nave civile che si preoccupa di andare a salvare i profughi in pericolo.
A bordo dell’imbarcazione non si trova Luca Cesarini e il comandante Pietro Marrone proprio per l’apertura dell’inchiesta emessa dalla Procura di Agrigento.