La situazione in Libia è molto preoccupante, con Haftar che bombarda Tripoli e 20.000 sfollati che cercano aiuto
Nella notte in Libia si è scatenato l’ennesimo inferno con Haftar che ha lanciato missili su Tripoli provocando morti e feriti. Ecco gli aggiornamenti.
Pioggia di missili su Tripoli
Nella notte Tripoli si è trasformata in un teatro per missili che hanno provocato la morte di una famiglia intera, con altri 23 feriti di cui uno in gravissime condizioni.
Sette esplosioni che hanno fatto tremare i civili con le parole dirette e dure del portavoce del generale, che indicano la loro intenzione di occupare nuove posizioni e avanzare anche in altri territori.
Non solo nella capitale infatti, perché altri missili sono caduti a Suk el Giuma e vicino all’aeroporto di Mitiga – escludendo dal raid lo scalo.
Altri combattimenti molto violenti sono insorti nella zona di Ain Zara, che si trova a pochi chilometri dalla capitale. In tutto questo, i fedeli di Sarraj si avvicinano per contrastare l’avanzata del generale:
“l’ordine è andare in ogni città della libia che non è sotto controllo”
La priorità, si evince da Repubblica, si pone sulla popolazione civile al fine di garantirne l’incolumità – constatando che il generale opera invece in maniera inopportuna e molto pericolosa.
Sfollati libici in cerca di aiuto
L’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari – Ocha – ha rilasciato una nota flash che evidenzia di come gli sfollati siano cresciuti sino a 20.000.
Tra questi circa 14.000 hanno cercato aiuto all’interno delle zone per ora sicure di Ain Zara – Tajoura e Al Maya. Nella nota si evince inoltre che i soccorsi non sono possibili a causa delle varie ostilità – impedendo alle squadre di soccorso di poter intervenire a causa di “impedimenti burocratici e di sicurezza”.