Qualcuno ha spostato il corpo di Marco Pantani e una nuova inchiesta si affaccia per far luce sulla verità
Il grande mistero sulla morte di Marco Pantani è nuovamente in attivo, tanto che l’avvocato Cocco e il generale della Guardia di Finanza Rapetto richiedono una riapertura delle indagini.
I dettagli dopo la morte del campione
Umberto Rapetto – generale della brigata della Guardia di Finanza – non si ferma e chiede venga aperta una inchiesta sulla morte del campione di ciclismo avvenuta il 14 febbraio 2004.
Il mistero potrebbe presto ottenere nuovi dettagli rilevanti per arrivare ad una verità ipotizzata da molti negli anni. Secondo Rapetto – e come si evince dal Fatto Quotidiano – il campione non era da solo al momento della morte.
Sono emersi quindi alcuni particolari inquietanti come delle macchie di sangue e al corpo, sicuramente spostato dopo il decesso e messo in una posizione innaturale per una persona ancora viva.
Il dossier consegnato per la richiesta
E’ stato quindi consegnato un dossier con 56 pagine con la richiesta di valutazione di una nuova inchiesta, che possa porre attenzione ai tanti elementi che non collimano con la prima ipotesi.
Nicola Morra, presidente M5S della Commissione ha asserito che queste nuove acquisizioni, dovranno essere valutate quanto prima.
Secondo quanto riportato, nella stanza del campione si poteva accedere anche da un garage. Non solo: si è sempre detto che Pantani fosse solo in quella stanza e mai uscito – e invece scavando bene si è scoperto che il campione l’avesse lasciata e che l’accesso al garage fosse fuori controllo.
Rapetto ha inoltre evidenziato che Marco avesse chiesto più volte alla reception di chiamare i Carabinieri:
“c’è qualcuno che mi sta dando fastidio”
Sono state proprio Le Iene a sentire l’addetta alla reception dell’Hotel nonché il proprietario: ma purtroppo nessuno ricorda nulla.
Anche la stanza ha presentato dei fatti molto strani, come il bastone utilizzato per cercare qualcosa dentro il contro soffitto – le bocchette per l’aria rimosse e il lavandino smurato.
