Il caso Siri sta dividendo il Governo? In qualche modo si, ma Toninelli non perde tempo e ritira le sue deleghe
Giuseppe Toninelli è entrato con il piede dritto sul Caso Siri, quasi sgomento dall’accusa di corruzione agendo nell’immediato e senza alcun dubbio.
La manovra di Toninelli contro Siri
A seguito dell’indagine per corruzione verso il sottosegretario della Lega, Danilo Toninelli ha optato per agire e togliere subito tutte le deleghe – in un tempo di pochissime ore.
Il sottosegretario è stato indagato per avere preso una presunta tangente con un importo pari a 30mila euro. I suoi contatti sarebbero con Vito Nicastri – re dell’energia eolica – con alcuni giri che porterebbero sino a Messina Denaro.
Il Ministro dei Trasporti non ha quindi perso tempo e, una volta appresa la notizia, ha disposto il ritiro delle deleghe:
“sono in attesa di chiarimenti”
La nota evidenzia che la sospensione delle deleghe sia dovuta alla necessità di avere maggiori elementi, con una storia giudiziaria che non sembra si risolverà in pochissimo tempo:
“bisogna avere molta cautela”
Le parole di Salvini e Di Maio
Da una parte il Ministro dell’Interno ha dichiarato di avere massima fiducia, confermando che in questi giorni ci potrebbero essere degli sviluppi in merito.
Asserisce inoltre di conoscere bene Siri e si augura che le indagini portino ad una veloce misura, così da confermare la sua innocenza.
Dall’altra parte invece il vice premier Luigi di Maio ha chiesto invece le dimissioni immediate del sottosegretario indagato:
“devo tutelare il mio governo”