Ogni ora sale il bilancio delle vittime dell’attentato terroristico in Sri Lanka e gli italiani vorrebbero capire quando poter tornare a casa
Un bilancio che non intende fermarsi quello dei morti e feriti dopo il tragico attentato in Sri Lanka, che ha colpito hotel e chiese. Ecco i dettagli.
Italiani bloccati chiedono di tornare a casa
Ore drammatiche anche per i nostri connazionali che si trovano dinanzi ad una tragedia sfiorata. Non sono stati coinvolti direttamente ma nello stesso tempo non possono abbandonare l’hotel dove risiedono.
Lo riporta La Nazione con una dichiarazione inedita da parte di un noto avvocato fiorentino all’Ansa – Roberto Mariotti – in veste di turista e bloccato nel suo hotel.
L’avvocato ha evidenziato che dopo gli attentati di ieri nessuno può uscire dal proprio hotel/abitazione, c’è il coprifuoco e le autorità vogliono essere sicure che tutto il Paese sia in sicurezza assoluta.
Sottolinea inoltre che lui e la sua fidanzata hanno saputo degli attentati direttamente dai genitori, dopo la loro chiamata dall’Italia:
“eravamo in pullman e non sapevamo nulla”
Si definisce molto scosso e impaurito:
“a colombo saremmo dovuti andare nei prossimi giorni, ma ora non so se riusciremo”
L’uomo, come altri italiani presenti sul posto, ha avvertito la Farnesina per dichiarare la propria posizione e stato di salute. Nessun italiano – per adesso – sembra essere stato coinvolto nella strage.
Sale il bilancio di morti e feriti in Sri Lanka
In questa ultima ora il bilancio dei morti per l’attentato è salito a 290 morti e più di 500 feriti, come reso noto dalla Polizia locale.
Narendra Modi – primo ministro indiano – ha condannato questi attacchi:
“Qui non c’è posto per queste barbarie!”
Gli Stati Uniti hanno confermato che tra le vittime ci sono tanti americani, ma si contano anche giapponesi – portoghesi – turchi e britannici ma nessun italiano.