Rita Forte ospite da Caterina Balivo a ‘Vieni da me’, racconta alcuni particolari della sua carriera, e del drammatico lutto familiare
Rita Forte racconta della sua prima a San Remo: “La prima volta non mi notò nessuno”
Rita Forte, ospite a ‘Vieni Da me’, inizia col raccontare il suo percorso artistico, iniziando dalla sua prima volta al Festival della Canzone Italiana. La cantante racconta a quel Sanremo di 28 anni fa, nel ’91 non la ‘notò nessuno’ e della causa con il discografico:
“Al primo anno, nel 1991 non mi notò nessuno. Il secondo anno la canzone era Non è colpa di Nessuno, brano che non è mai stata incisa o presentata sul mercato perché ero in causa col discografico del ’91″
e ancora:”Non sapevo nemmeno se avrei potuto cantare la finale. Quell’anno però mi notò Luciano Rispoli e a lui devo tutto”.
Rita Forte, prosegue così, parlando del Programma condotto successivamente in sinergia con il grande Luciano Rispoli, ‘Tappeto volante’, che all’epoca riscosse non poco successo. La cantante si è soffermata soprattutto sul rapporto speciale con il conduttore scomparso nel 2016, ricordandolo così:
“Il nostro rapporto fu straordinario, sapeva di potermi dire tutto, anche quando doveva sfogarsi.Ha dato la vita per la televisione, ha scoperto tantissimi personaggi importanti, credo si sia ammalato anche perché non poteva più fare la televisione”
Rita Forte e la tragica morte del padre: “Gli finì il volante nello sterzo”
Lo studio della Balivo, si carica poi di forti emozioni e di tristi ricordi, all’uscita dalla cassettiera di una vestitino azzurro con dei fiori. Affiorano alla mente della cantante, ricordi ‘tristissimi’, o meglio quel giorno in cui la zia telefonò lei e la madre, per dire loro che il padre coinvolto in un terribile incidente stradale, era venuto a mancare:
“Mi ricorda un momento tristissimo, quando è venuto a mancare mio padre era il 1966 lo aspettavamo a casa per pranzare. Telefonò mia zia, risposi io e scoprimmo che papà era morto. Si sentì male mentre guidava la macchina”
Momenti di concitazione, la madre della Forte le mise il primo vestitino che le capitò a tiro, molto simile a quello tirato fuori dal cassetto dei ricordi, che le hanno fatto affiorare alla mente quel giorno e la drammatica corsa in Ospedale, vana, perchè ormai non c’era ‘più nulla da fare’ :
“Partimmo e arrivammo all’Ospedale di Latina, ma non c’era niente da fare. Sono quelle ferite che non si dimenticano mai, anche se ho avuto una madre splendida che mi ha riempito di affetto […] che nel 2016 purtroppo mi ha lasciato”