L’attentato in Sri Lanka è stato compiuto per vendetta da parte dell’Isis, che anticipa nuovi attacchi imminenti
Una vendetta in piena regola quella della strage in Sri Lanka, da parte di un Isis che voleva farla pagare a tutti per il tremendo attacco di Christchurch in Nuova Zelanda.
La vendetta dell’Isis
Una strage solo per vendicarne una precedente, così da fare morti su morti innocenti e senza una minima ragione.
Le vittime degli attentati di Pasqua sono saliti oltre i 321 morti e proprio l’Isis rivendica il suo attentato, fiero di aver compiuto parte della sua vendetta.
Come si evince da Il Messaggero, l’agenzia Amaq fa sapere – senza fornire prove di un coinvolgimento diretto – che il Califfato rivendicherebbe gli attentanti alle Chiese e Hotel proprio per vendicarsi della strage avvenuta in Nuova Zelanda dove un uomo ha ucciso a sangue freddo uomini, donne e bambini all’interno di una moschea – per un totale di 50 persone.
Nuove stragi pronte ad essere compiute
A supportare tutta la teoria della vendetta, basta vedere la foto che è stata divulgata in tutto il mondo dove si vede chiaramente uno dei sei kamikaze prima di compiere l’attentato.
Nella foto parla con alcuni uomini, accarezza il viso di una bambina e poi entra per farsi esplodere poco dopo. Il Ministro della Difesa Ruwan Wijewardene ha chiarito che questi uomini potrebbero avere legami con l’Isis.
Un’altra convinzione è che siano pronte altre stragi da compiere, in quanto risultano ancora degli ordigni nascosti in giro ed è sempre meglio essere previdenti nonostante l’Isis non compia mai un attentato nella stessa modalità e luogo.
Per ora i social media sono bloccati per timore di diffusione delle notizie non veritiere che potrebbero compromettere la vita di molte persone.
Le telecamere di video sorveglianza hanno ripreso tutta la sequenza delle azioni, dove si vede il giovane con uno zaino che entra dai lati e poi l’esplosione.