La visita di Luigi Di Maio a Taranto non è stata positiva, soprattutto per l’ira e il dolore di una madre che gli si è scagliata contro
Luigi Di Maio è tornato a Taranto, dove durante la sua campagna elettorale aveva promesso la chiusura dell’ILVA. Ma una madre non ci sta e gli si scaglia contro.
La chiusura dell’Ilva
Durante la scorsa campagna elettorale, il vice premier si era messo in prima linea confermando che avrebbe portato alla chiusura dell’azienda di Taranto.
Questo fece commuovere tantissime persone, tanto da portare al voto ambientalisti e tutti quelli che si sono visti portare via qualcuno di caro per le varie malattie a carattere oncologico.
Come si evince da LiberoQuotidiano, nella giornata di ieri la visita del vice premier a Taranto non si è svolta nel migliore dei modi, soprattutto per la sua dichiarazione che smentisce categoricamente le sue intenzioni nella chiusura dell’impianto siderurgico.
L’ira di una madre con Di Maio
Carla Lucarelli era presente ma si è rifiutata di stringere la mano al vice premier, andando però avanti con critiche molto dure davanti a tutti:
“le porto i saluti di mauro, si ricorda quando si commosse ascoltandolo?”
Carla Lucarelli è madre di Giorgio Ponzo, il ragazzino di 15 anni morto per un sarcoma raro, che “porta i saluti” di Mauro Zaretta – padre di un altro bambino scomparso per via dell’inquinamento che ha conseguito una malattia rara:
“da allora non è cambiato nulla, solo che altri bambini sono morti come mio figlio”
La donna poi evidenzia di come il vice premier sembra aver cambiato idea sulle sorti dell’Ilva:
“c’è solo da ridere, i filmati dove parla ci sono e sappiamo cosa ha detto”
Conclude dicendo che darà al vice premier una stretta di mano solo quando prenderà decisioni serie e coerenti per Taranto, nel nome di tutte le persone morte e malate.