Il blocco della Mare Jonio e salvataggio dei migranti viene visto come atto intimidatorio, ma la decisione non cambia
Una decisione che ha lasciato di stucco i responsabili della Mare Jonio che si occupano di salvare i migranti al largo delle coste. Ma cosa è successo?
Il divieto per la Mare Jonio
Come da ultima notizia Ansa, emerge che la Guardia Costiera vieta alla nave Mare Jonio di svolgere attività finalizzate alla ricerca e al soccorso, sino al momento in cui non si adegueranno alle varie normative di settore.
Una decisione che è stata certificata al termine di alcune ispezioni, svolte proprio dai militari della Guardia Costiera direttamente sulla Mediterranea Saving Human – nave umanitaria che batte una bandiera tricolore – proprio dopo il suo rientro al porto di Marsala durante lo scorsa settimana.
L’ispezione totale è stata effettuata il 19 aprile approfittando di una avaria – non precisata – all’altezza del generatore. Un controllo atto a verificare la messa in sicurezza dell’imbarcazione con conseguente certificazione valida per mandare avanti la sua messa in mare – per ora negata.
La Guardia Costiera ha quindi diffidato il Comandante ad eseguire qualsiasi salvataggio in acqua sino a quando tutta l’imbarcazione non provvederà ad essere adeguata alle normative.
Indignazione e protesta per la Mare Jonio
Mentre il ministro dell’Interno Matteo Salvini si definisce altamente soddisfatto per quanto accaduto, lo staff dell’imbarcazione non la vede allo stesso modo.
Secondo loro si tratta di “un atto intimidatorio e irricevibile dal punto di vista legale”, evidenziando che si parla di un rimorchiatore e nave da carico che pattuglia il Mediterraneo centrale:
“Noi abbiamo tutto il diritto nonché l’obbligo di salvataggio di vite umane”