Gli operai hanno ammesso qualcosa che potrebbe riaprire il caso del devastante incendio di Notre Dame del 15 aprile. Ma cosa è successo?
Per l’incendio di Notre Dame ci sono molteplici supposizioni, ma una nuova rivelazione ha lasciato tutti a bocca aperta condannando così gli operai del cantiere.
L’incendio di Notre Dame avvolto nel mistero
Era il 15 aprile quando il monumento storico e simbolo di Parigi prende fuoco, perdendo per sempre la guglia e causando numerosi danni esterni e interni. I vigili del fuoco sono riusciti a domare l’incendio, ma è anche vero che – come descritto in questo nostro articolo – che un primo allarme anti incendio non fu mai preso in considerazione accorgendosi del dramma solo quando era troppo tardi.
Le ipotesi di corto circuito restano, anche se la ditta appaltatrice scelta per il progetto ha un piccolo segreto che ora è stato rivelato da un quotidiano francese.
Cosa hanno confessato gli operai?
Continuano le indagini per determinare la vera causa del rogo della Cattedrale storica di Parigi e una scoperta ha allarmato l’opinione pubblica e non solo.
Sul luogo dell’incendio sono stati trovati sette mozziconi di sigaretta, nonostante i vari divieti di fumare. La società responsabile delle impalcature ha ammesso che gli operai hanno ignorato il divieto, fumando tranquillamente mentre si trovavano a lavoro.
Lo ha rivelato il Canard Enchainè con una successiva dichiarazione da parte dei responsabili dell’azienda che si definiscono rammaricati per l’accaduto. Nonostante questo atto di negligenza, questa non sembra essere la causa che ha portato al rogo della Cattedrale.
L’ammissione di colpa è stata evidenziata alla Polizia, con giustificazione:
“ci voleva troppo tempo per scendere e salire dall’impalcatura!”