Il Presidente Mattarella ha firmato la legge sulla Legittima Difesa ma ha trovato due errori molto gravi nel testo. Di cosa si tratta?
La legge sulla Legittima Difesa è stata firmata ma il Presidente ha trovato due errori reputati molto gravi, da mettere subito in evidenza.
L’approvazione della Legge
A seguito di una lunga attesa, la legge è stata firmata tanto che in questi giorni verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale entrando in vigore.
Nonostante questo, il Presidente Mattarella ha inviato anche una lettere ai due presidenti di Camera e Senato evidenziando non solo alcune considerazioni generali ma anche due gravi errori – presenti nel testo.
Nel suo scritto ha fatto emergere che questa nuova legge non va ad indebolire e ad attenuare la
“primaria ed esclusiva responsabilità dello stato”
Sottolineando che per considerare tale legge attiva ci dovrà essere un’aggressione e, quindi, la necessità primaria della difesa da un pericolo che sussiste in quel momento. Mai alcuna nuova legge potrà abolire questo concetto.
Gli errori nel testo della legge
Ma a far decidere il Presidente della Repubblica nello scrivere la lettera, sono stati i due errori formali che ha trovato nel testo.
Una parte riguarda l’articolo 3 che tratta del furto in appartamento oppure con strappo – prevedendo un risarcimento alla vittima cosa che non è mai stata contemplata in un reato di rapina:
“un trattamento differenziato tra due reati non è ragionevole”
Parla poi dell’articolo 8 che stabilisce i procedimenti penali riconoscendo la legittima difesa “domiciliare”, ma che deve prevedere anche il luogo di lavoro.
Lo scopo della legge è rendere più semplice la propria difesa personale e valutare meglio tutte le opzioni, ogni volta che si renderà necessario farlo.