Silvia Romano, la volontaria rapita in Kenya, sembra essersi dissolta nel nulla ma una nuova svolta potrebbe portare delle risposte interessanti
La volontaria rapita in Kenya è nelle mani dei sequestratori dal 20 novembre 2018 e la situazione deve essere gestita delicatamente. Cosa sta succedendo?
La situazione del sequestro in Kenya
Era il 20 novembre del 2018 quando Silvia Romano è sparita nel nulla, pena la sua devozione per aiutare tutti i bisognosi proprio nel cuore di un Paese eternamente in conflitto.
Nel corso delle varie indagini sono state arrestate più persone, presunte colpevoli, che però non hanno mai rilasciato alcuna dichiarazione che potesse portare a dove la ragazza viene tenuta in ostaggio.
Uno degli episodi che ha fatto molto discutere fu quello in tema di avvistamenti della giovane volontaria, dove le forze dell’ordine locali avevano diffuso varie notizie dove confermavano di poter arrivare alla ragazza il prima possibile.
Secondo i locali Silvia si troverebbe all’interno della Foresta vicino al fiume Tana, confine con due Stati e posto con forte tensione politica. Nonostante i blitz e le varie intercettazioni locali, Silvia Romano non è ancora tornata a casa.
La svolta delle indagini su Silvia Romano
Come si evince da Il Giorno, alcune parole del ministro degli Esteri Enzo Moravero non hanno lasciato indifferenti.
Sembra infatti che ci sia una svolta:
“ci sono nostre persone che seguono il caso e l’evolversi della situazione”
Evidenziando che, data la delicatezza, il tutto è da gestire con la massima riservatezza e delicatezza proprio per non andare ad intaccare le indagini – in collaborazione con le autorità locali.