La richiesta della famiglia Ciontoli per l’omicidio Vannini non è passata inosservata, non solo dalla famiglia ma anche da Matteo Salvini
Lo sconto di pena desiderato dalla famiglia Ciontoli, colpevole dell’omicidio Vannini ha smosso l’opinione pubblica e il vice premier ha espresso la sua opinione non ben assorbita dagli avvocati difensori.
La richiesta della famiglia Ciontoli
La morte di Marco Vannini è ancora ancora molto discussa, proprio perché presenta delle lacune in merito a quando accaduto e alla dinamica di tutta la tragedia. Quello che è certo non è solo il fatto che sia stato colpito da un colpo di pistola ma anche che la sua morte sia stata dovuta ad una omissione di soccorso immediata da parte della famiglia Ciontoli.
Non molto tempo fa Antonio Ciontoli ha avuto una riduzione di pena da 11 a 5 anni di reclusione, con contestazione da parte della famiglia Vannini anche per la pena confermata a soli tre anni per la moglie, Martina e il fratello Federico.
Come abbiamo evidenziato in questo nostro articolo, ora i difensori della famiglia Ciontoli richiedono una ulteriore riduzione di pena facendo ricorso alla Cassazione.
Matteo Salvini contro la richiesta dei Ciontoli
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, in merito alla notizia trapelata, si è espresso direttamente con un post su Facebook:
“La vita di un ragazzo ucciso in maniera vigliacca, vale solo cinque anni di carcere? E gli assassini chiedono uno sconto… vergogna…”
Contattando anche la mamma di Marco, per esprimere tutta la solidarietà possibile per questo caso di cronaca che ha scosso tutti quanti. I difensori della famiglia Ciontoli non ci stanno e insorgono in merito a queste parole evidenziando che un ministro non dovrebbe andare contro il principio dei cittadini nel rivolgersi alla Cassazione reputandolo una vergogna.