Per lo stupro di Viterbo vengono richiesti i domiciliari mentre il padre di uno degli accusati rompe il silenzio e racconta la sua verità
C’era anche il padre di uno degli accusati dello stupro di Viterbo tra i destinatari che hanno ricevuto il video, ma ora parla lui raccontato cosa è accaduto veramente.
La richiesta degli avvocati della difesa
La presunta violenza sessuale avvenuta a Viterbo ha suscitato sgomento tra l’opinione pubblica, con l’accusa per i due ragazzi dopo che gli inquirenti hanno sequestrato il video che li coinvolge direttamente.
Nel video, come anche evidenziato da questo nostro articolo, così come nella testimonianza la ragazza era stata invitata a partecipare ad una festa – bevendo così qualche bicchiere di troppo. I due giovani avrebbero poi provato un approccio intimo con la stessa, che rifiutandosi si è vista sferrare un violento pugno sino a perdere i sensi.
Una volta che si sono assicurati del suo svenimento, si sarebbero spogliati abusando di lei a turno e inviando il video di tutte le azioni intraprese alla chat di gruppo di cui uno dei destinatari era proprio il padre di Licci.
Le parole del padre di uno degli accusati di Viterbo
Roberto Licci è il padre di uno degli accusati da parte dei Magistrati di violenza sessuale, che ha ricevuto il video:
“Ho detto a mio figlio di buttare il telefono, ma non ho visto i video”
L’uomo rilascia alcune dichiarazioni a La Repubblica, evidenziando che se il figlio fosse realmente colpevole sarebbe il primo a punirlo, avendolo cresciuto con dei valori.
“Gli ho detto di buttarlo, per cercare di aiutarlo”
Sottolineando che cercare di aiutare il proprio figlio non è un qualcosa per la quale essere incriminati. Pensando al punto di vista penale, l’uomo non dovrebbe rischiare nulla essendo uno dei parenti del presunto colpevole.
Licci ha inoltre dichiarato che vorrebbe vedere tutto il video, per comprendere cosa ci sia accaduto realmente definendo i media come chi sta portando avanti un vero e proprio processo contro i due ragazzi
“se fosse vero…sarei veramente disperato”