Ha deciso di scendere in piazza, a Napoli, al fianco delle famiglie di vittime innocenti della camorra per gridare al mondo il suo ‘No’ alla criminalità
Antonio Piccirillo è il figlio di un boss della camorra, diventato famoso in tutta Italia per essere sceso in piazza a manifestare contro gli orrori della criminalità organizzata.
Antonio Piccirillo contro la camorra
La sua pubblica denuncia ha scosso le coscienze, aprendo un varco di speranza in un territorio martoriato dalla violenza. Parole che risuonano come un inno alla giustizia dopo il grave ferimento della piccola Noemi, vittima innocente di una sparatoria a Napoli.
È così che Antonio Piccirillo, 23 anni e un passato familiare non facile, ha deciso di presentarsi davanti alla gente e alle telecamere. Ai microfoni di tutta Italia ha detto la sua verità: “Io sono stanco di sentirmi ‘figlio di’. Io sono Antonio Piccirillo e voglio una vita sana per i miei figli“.
In piazza Nazionale, a Napoli, con lui ci sono tante famiglie. Sono padri, madri, fratelli e sorelle di vittime innocenti morte per mano della camorra. La stessa organizzazione criminale di cui suo padre, il boss Rosario Piccirillo detto ‘o biondo’, è uno dei nomi di punta.
Antonio Piccirillo è un imprenditore e ha scelto di non seguire quella strada di sangue e brutalità. Vuole un futuro diverso, e condanna fermamente la malavita.
La vita del figlio del boss
La vita di Antonio Piccirillo è lontana anni luce dal tessuto di orrori consegnati alle cronache dalla camorra. Si occupa della gestione di un b&b e a Mergellina e fa volontariato con un ex narcotrafficante, Pietro Ioia.
Un giovane solare e aperto a nuove prospettive, soprattutto forte della sua determinazione che lo ha reso protagonista di un importantissimo j’accuse.
Sogna di vedere suo padre, una volta fuori dal carcere, nei panni di una persona che voglia riappropriarsi dell’umanità necessaria a voltare pagina. Lui, che come tanti ragazzi della sua età adora i libri e la poesia, il calcio e i sorrisi, non ha mai smesso di sperare e di lottare: “La camorra ha sempre fatto schifo, è sempre stata ignobile“.