Caso Siri, la decisione del Consiglio dei Ministri: “Non ci sono alternative”

Per il caso Siri questa mattina alle 9.45 si è svolto il Consiglio dei Ministri che ha preso una decisione in merito al sottosegretario

Caso Siri
Caso Siri

Una decisione difficile quella presa per il caso Siri, con Conte fermo nella sua posizione e Salvini titubate. Che cosa è successo?

La resa dei conti del Consiglio dei Ministri

La resa dei conti è finalmente arrivata, oggi alle 9.45 è stato indetto il CDM dove il premier Giuseppe Conte insieme a Matteo Salvini e Luigi Di Maio capiranno cosa fare per Armando Siri.

Nel caso in cui il sottosegretario si dimetta prima della loro decisione, si spera di non arrivare ad un voto.

Matteo Salvini – Ministro dell’Interno – ha evidenziato che nel caso di un ipotetico voto la sua decisione non cambierà, opponendosi alla revoca. Questo per poi andare avanti e verificare tutto quanto accaduto.

Il sottosegretario ha intanto fatto sapere che non ha alcuna intenzione di rispondere alle domande del Pm, sottoponendo una sua memoria e dichiarazione spontanea. 

La decisione finale per Armando Siri

A seguito di due ore di Consiglio dei Ministri, il Premier Conte impone la linea della revoca del sottosegretario.

L’atto formale spetta al Presidente della Repubblica, mentre il vice premier Di Maio evidenzia che tale decisione non sia stata presa per sicurezza nella colpevolezza:

“quando si parla di corruzione bisogna agire direttamente”

Come previsto, non c’è stata alcuna votazione e il vice premier Matteo Salvini ha accettato quanto deciso – rinnovando la fiducia nei confronti del Premier Giuseppe Conte.

Nonostante questo, difende il sottosegretario – per lui innocente sino a prova contraria – e invita tutti ad andare avanti con tutti gli obiettivi come i cantieri, la flat tax e lo sviluppo delle infrastrutture.

I toni durante la riunione sono stati molti civili e pacati, con linee seguite in maniera concreta.

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