Una nuova ricerca ha trovato prove che suggeriscono che l’indice di massa corporea di una persona può aumentare il rischio di sviluppare la psoriasi, una condizione della pelle sempre più comune. I meccanismi in gioco, tuttavia, rimangono poco chiari.
Obesità e psoriasi sono connesse?
Un nuovo studio conferma che un aumento del peso corporeo contribuisce al rischio di psoriasi. L’Istituto Nazionale di Diabete e Malattie Digestive e Renali (NIDDKD) stima che il 32,5% degli adulti negli Stati Uniti sono in sovrappeso e il 37,7% ha ricevuto una diagnosi di obesità.
Il NIDDKD definisce anche sovrappeso il fatto di avere un indice di massa corporea (BMI) di 25-29,9 e di avere obesità con un BMI di almeno 30.
Allo stesso tempo, i rapporti indicano che la psoriasi, che è una condizione cutanea cronica comune, colpisce circa il 2% della popolazione degli Stati Uniti.
Studi hanno dimostrato che negli ultimi anni sia l’obesità sia la psoriasi sono aumentate negli Stati Uniti. Alcune indagini hanno anche rivelato una correlazione tra la presenza di psoriasi e quella dell’obesità. Potrebbe esserci una relazione causale tra queste due condizioni?
Lo studio su obesità e psoriasi
Ora, ricercatori provenienti da istituzioni di collaborazione in tutto il mondo, tra cui l’Università di Bristol nel Regno Unito, e il K.G. Centro Jebsen per l’epidemiologia genetica a Trondheim, in Norvegia, hanno studiato proprio questa possibilità.
Secondo il dott. Mari Løset, uno degli investigatori che ha contribuito a questo studio,
“l’IMC più elevato può contribuire ad aumentare l’infiammazione della pelle, che può esacerbare la psoriasi, ma potrebbe anche essere che la psoriasi porta a una persona che è fisicamente meno attiva a prendere peso“.
Come è stata stabilita la causalità?
Nel loro nuovo studio, i ricercatori hanno analizzato i dati genetici di 753.421 individui, usando l’approccio di randomizzazione mendeliana.
Gli autori hanno avuto accesso alle informazioni attraverso vari database di grandi dimensioni, tra cui la Biobank U.K. e l’Health Survey di Nord-Trøndelag (The HUNT Study) in Norvegia.
Questo tipo di analisi può stabilire una relazione causale tra un potenziale fattore di rischio e una certa condizione o esito di salute perché utilizza la presenza di varianti genetiche come strumento per determinare se due fattori siano o meno collegati causalmente.
Come spiega un articolo pubblicato sul Journal of The American Society of Nephrology, “le varianti genetiche […] vengono sempre più utilizzate [per determinare la causalità] perché i loro alleli sono assegnati a individui prima di qualsiasi esposizione o risultato“.
È tempo di ignorare i miti e le paure sulla psoriasi?
Molte idee sbagliate sulla psoriasi persistono ed è ora che le sdoganiamo, insistono gli esperti.
I risultati del team – riportati in un documento di studio che ora compare sulla rivista PLOS Medicine – indicano che più alto è il BMI di una persona, maggiore è la probabilità di sviluppare la psoriasi.