Una novità sulle pensioni che scatta da giugno e che manda gli italiani nel caos. Ecco i dettagli sulla questione
Le pensioni avranno un’estate difficile a partire dal prossimo mese di giugno, con una notizia che ha spiazzato gli italiani che ora desiderano avere chiarezza in merito.
Prelievo forzato e tagli sugli assegni
Dal mese di giugno, come si evince da Il Sole 24 Ore e Il Giornale, per i pensionati è previsto un prelievo forzoso – chiamato “contributo di solidarietà” e degli adeguamenti/tagli.
Tali azioni sono state anticipate da una comunicazione dell’Inps a seguito di una predisposizione del governo, datata 30 dicembre 2018.
Per andare con ordine, gli assegni dei pensionati subiranno questi tagli:
- 15% per quote di importo dai 100 mila ai 130 mila Euro
- 25% per quote di importo dai 130 mila ai 200 mila Euro
- 30% per quote di importo dai 200 mila ai 350 mila Euro
- 35% per quote di importo da 350 mila a 500 mila Euro
- 40% per quote di importo superiore a 500 mila Euro
Questo significa quindi un taglio sulle pensioni alte, che entrerà in vigore dal 1° giugno successivamente il voto alle Elezioni Europee.
Non finisce qui, perché oltre al taglio di cui sopra ci saranno anche dei blocchi sulle quote di rivalutazione degli assegni – in merito a pensioni:
- importi superiori a 3 volte il minimo e inferiori a 4 con rivalutazione al 97%
- importi che sono compresi tra 4 e 5 volte il minimo rivalutazione al 77%
- importi che sono compresi tra 5 e 6 volte il minimo rivalutazione del 52%
- importi che sono compresi tra oltre le 9 volte il minino di rivalutazione del 40%
I pensionati dovranno quindi restituire quanto incassato maggiormente – e non dovuto – in questi mesi, per questo motivo troveranno il dettaglio del rateo con il piano di rientro.
Le associazioni di categoria hanno già impugnato la questione, tanto da aver organizzato una manifestazione a Roma prevista proprio per il 1° giugno al fine di protestare per quanto sopra esposto.