Aspra decisione da parte del Tribunale per Antonello Montante, accusato di corruzione e associazione a delinquere
Antonello Montante, ex Presidente Confindustria Sicilia, si trova ora a dover scontare una pena molto severa. Vediamo insieme cosa è accaduto.
L’accusa e la pena per l’ex Presidente Confindustria
Dopo sole tre ore di Camera di Consiglio, il gup di Caltanisetta – Graziella Luparello – ha deciso di condannare l’ex Presidente Confindustria Sicilia a 14 anni di carcere.
Sono tre anni e mezzo aggiuntivi, rispetto alla richiesta iniziale della pubblica accusa – che colpiscono Montante in pieno volto.
L’uomo – da sempre considerato paladino dell’Antimafia – ora è accusato di corruzione, associazione a delinquere e accesso abusivo a sistema informatico.
Il giudice ha deciso così di infliggere una pena molto più severa, con il Procuratore che certifica la sentenza:
“il nostro ufficio ha fatto un buon lavoro, bisognerà attendere le motivazioni per una valutazione approfondita”
L’avvocato difensore dell’imputato, dopo la sentenza replica in merito e accusa l’altra parte in merito ad alcuni movimenti in essere.
La replica degli avvocati dell’accusa
Secondo la difesa di Montante, ci sarebbero state delle pressioni al fine che si arrivasse ad una condanna più alta.
Quello che replica l’accusa, in merito a queste dichiarazioni e come si evince da Il Fatto Quotidiano, sarebbe in merito ai movimenti della Procura – mossa in assoluta libertà senza alcun condizionamento.
Il rito abbreviato è stato scelto proprio per arrivare a “colpire” e condannare il sistema corruttivo, soprattutto nel merito delle informazioni riservate del Ministero dell’Interno – usate come merce di scambio e ricatto.