Meghan Markle e Harry perdono la custodia completa del figlio Archie: l’assurdo motivo

La gioia per la nascita del Baby Sussex è stata smorzata da una notizia che ha fatto il giro del mondo: i duchi non hanno la custodia del figlio, per un motivo impossibile da bypassare

Harry Meghan Archie
Harry e Meghan non hanno la custodia del figlio Archie

C’è un’appendice alla nascita di Archie, primogenito di Harry e Megan Markle, che nessun genitore (comune) accetterebbe. I duchi del Sussex non hanno la custodia del bambino, notizia che in queste ore sta facendo il giro del mondo e che ha un preciso (quanto assurdo) motivo.

I Sussex perdono la custodia di Archie

Non tutte le principesse sono felici, e non tutte le donne che sognano un principe azzurro sarebbero (forse) disposte a cedere a una vita fatta di restrizioni e rinunce. Da quando è diventata duchessa del Sussex, per Meghan Markle si sono stesi papiri di regole che l’hanno velocemente fagocitata nel grembo della Royal family. Come regina vuole.

È la sorte toccata alle sue abitudini e vanità da star, che ha dovuto abbandonare in vista delle nozze con Harry, ed è anche il destino che tocca il suo amore più grande: Archie.

Anche per quanto riguarda la nascita di un Royal baby, infatti, c’è qualcosa di tremendo pronto a ricordare alla mamma e al papà che non è tutto oro quel che luccica a palazzo.

Tecnicamente, infatti, i neo genitori del settimo erede di Casa Windsor non hanno la custodia del figlio. Questo a causa di una legge che affonda le sue radici in epoche ben più lontane.

La legge sui Royal baby

A spiegare il motivo è l’esperta di affari reali Marlene Koenig, che ha precisato come anche William e Kate siano nella stessa condizione di Harry e Meghan. Neppure il primogenito di Carlo e Diana decide per i suoi tre figli George, Charlotte e Louis.

Questo perché, secondo una vecchia legge, è la regina ad avere l’esclusiva custodia legale di tutti i minori della Royal family. Sua Maestà decide per i nipoti, secondo quanto disposto per volere di Giorgio I durante il suo regno.

Educazione e tempo libero dei Royal baby sono sotto diretta autorità di Elisabetta II. È lei che decide su questi importanti aspetti che riguardano i nipoti.

Questa ‘norma’ risale al 1717, con la decisione di estendere il diritto di supervisione sui figli, esercitato in forma esclusiva dal monarca, ai nipoti. Si narra, infatti, che re Giorgio I avesse un pessimo rapporto con il figlio, il futuro re Giorgio II, e per questo volesse rivalersi sui nipoti controllandone ogni mossa e ‘neutralizzando’ così l’ingerenza del suo diretto erede sui piccoli.

Accadde anche con Lady Diana

Questa legge è venuta a galla, pubblicamente, con il clamoroso naufragio del matrimonio del principe Carlo e Lady Diana. Solo allora si è saputo ufficialmente che i coniugi non hanno mai avuto la custodia completa dei figli.

Un protocollo confermato dall’assenza di clausole sull’affidamento dei bambini nelle carte di divorzio. Marito e moglie non avrebbero mai potuto accordarsi su William e Harry, perché questi erano (e sarebbero rimasti) sotto tutela della nonna.

Cosa significa, esattamente? Come ha spiegato al Sun la stessa Koenig, per capire meglio il carattere vincolante della legge basta fare un esempio: Carlo e Diana dovevano avere il permesso della regina per fare ogni cosa con i figli, come andare in vacanza. È quanto accade già per William e Kate, e quanto accadrà per Harry e Meghan.

Secondo l’esperta, però, nel rispetto dei desideri dei genitori, la regina non eserciterebbe alcuna pressione particolare in merito alle scelte per i nipoti, anche se basta la regola a tenere tutti nelle trame di un rigido controllo.

 

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