Per l’omicidio di Ponte Sisto c’è un presunto colpevole, che ha preso Imen dalle caviglie gettandola giù. Ma qual è l’agghiacciante motivo?
L’omicidio di Ponte Sisto ha sconvolto anche gli inquirenti, dapprima con l’ipotesi di suicidio e successivamente la conferma di una spinta da parte di un uomo – che ora è in stato di fermo.
La dinamica dell’omicidio di Imen Chatbouri
La mattina del 2 maggio, un passante ha trovato la giovane Imen Chatbouri – campionessa di giavellotto – deceduta dopo essere stata caduta dal parapetto dove si può ammirare il Tevere.
Immediato l’arrivo della Polizia, che ha seguito in un primo momento la pista di incidente involontario o suicidio – per poi abbandonare subito le ipotesi grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza.
Imen ha passato la serata con un ragazzo, all’interno di uno dei bar che si trovano a Piazza Venezia per poi congedarlo e dirigersi verso casa. Ma l’uomo l’ha seguita, senza che lei potesse accorgersene, aspettando una sua sosta per prenderla dalle caviglie e buttarla giù dal ponte.
Dopo il tremendo gesto, si è avvicinato a lei e le ha sistemato la borsa per poi dileguarsi nel nulla.
L’arresto del presunto omicida di Imen Chatbouri
La Squadra Mobile del commissariato Trevi – come si evince anche da Roma Today – hanno compiuto indagini a tappeto, sino ad arrivare ad un ragazzo di 27 anni.
Preso mentre camminava in Via Anastasio II, ora si attendono accertamenti per poi trasferirlo in carcere. Per ora è sconosciuto il movente, anche se si teme sia per un rifiuto da parte della donna.
Si procede con l’accusa di omicidio volontario aggravato da premeditazione.