Traforo Gran Sasso, confermata la chiusura: ira e polemiche in Abruzzo

Grande polemica per la decisione della chiusura del traforo del Gran Sasso, con malcontento da parte degli abitanti abruzzesi

Traforo Gran Sasso
Traforo Gran Sasso

La decisione della chiusura del traforo del Gran Sasso ha suscitato una grande polemica, portando così l’Abruzzo a dividersi nettamente in due parti.

La conferma della chiusura del Gran Sasso

Il traforo verrà chiuso in entrambe le direzioni a partire dalla mezzanotte del 19 maggio. Una decisione che ha suscitato una rivolta e un malcontento generale da parte degli abruzzesi, che ora si vedono dividere la regione in due parti.

Ma perché viene chiuso? Alla base di questa decisione polemizzata ci sarebbe una vicenda di carattere giudiziario, che si pone sull’inquinamento ambientale.

Gianluca Vacca, sottosegretario ai Beni Culturali denuncia:

“il traforo è un’arteria fondamentale per la circolazione, non può essere chiusa”

La vicenda giudiziaria e la polemica

Un’accusa ben precisa di “presunta interferenza tra gallerie, laboratori e sistema di condutture delle acque – mai sanate con rischio per la salubrità dell’acqua stessa” proprio delle falde acquifere – del massiccio più imponente che domina l’Appennino.

Come si evince da TGCOM24, la richiesta diventa pressante proprio per cercare di comprendere quello che sta accadendo.

I vertici di Spd sono intenzionati a perseguire questa strada – e devono presentare tutti i documenti prima dell’udienza – prevista per il 13 settembre.

Ora gli abitanti e chi passa ogni giorno dal traforo ha timore che possa accadere il caos, per questo motivo la polemica si è fatta ancora più dura e aspra.

Nonostante tutto, tra una settimana quell’arteria principale sarà chiusa.

 

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