Il voto di scambio ora è legge con approvazione del Senato, ma non sono mancati scontri e diverbi in Aula
La legge di scambio ha trovato l’approvazione del Senato, diventando legge ma ci sono state molte polemiche e piccoli diverbi in merito a tutta la vicenda.
La nuova legge di scambio politico mafioso
Grazie alla conferma del Senato ora la proposta è diventata legge, con un provvedimento approvato da 157 si – contro 81 sfavorevoli e 2 astenuti.
Forza Italia e Pd hanno votato contro, ma il vice premier Luigi di Maio lancia un Tweet:
“rafforzare la norma era un dovere, anche per chi ha dato la vita per impedire i patti tra mafia e politica”
Un messaggio accompagnato dall’immagine storica dei due Magistrati Falcone e Borsellino, con una toccante didascalia “Le loro idee camminano sulle nostre gambe”.
In cosa consiste la nuova legge? La norma è stata rafforzata e fatta proprio per rendere le pene molto più aspre, sino a quindici anni di carcere.
In alcuni casi si possono raggiungere anche i 22 anni e mezzo, nonostante potrebbe incontrare la Corte Costituzionale.
Cosa prevede la nuova legge
La nuova legge modifica la legge in essere 416 ter del codice penale, formata un singolo articolo.
La norma specifica che qualsiasi persona accetti – direttamente o indirettamente tramite intermediari – una promessa di voto da parte di associazione mafiosa, in cambio di denaro o richieste di vario genere.
Questo comportamento è severamente punito con la pena prevista dalla legge da sei a quindici anni, con interdizione perpetua dagli uffici pubblici.
Una nota speciale per l’aggravante, che vede il politico in accordo con il mafioso per ottenere voti che viene eletto: in questo caso la pena è dai dieci ai quindici anni.
La 416 bis è stata formulata appositamente per ostacolare e impedire una connessione tra voti e mafia – con scambi di favori.