La Corte dei Conti ha aperto una inchiesta e il vice premier Matteo Salvini risponde, chiarendo punto per punto la vicenda
Il vice premier Matteo Salvini è stato indagato dalla Corte dei Conti, per l’utilizzo dei mezzi di Polizia dopo l’inchiesta del quotidiano La Repubblica. Ma cosa è successo?
L’indagine della Corte dei Conti
A seguito di un articolo che è stato pubblicato dal quotidiano Repubblica, in data 14 maggio, la Corte dei Conti ha aperto una inchiesta, proprio sull’utilizzo degli aerei della Polizia.
All’interno dell’articolo si evidenziava che tra il mese di gennaio e maggio, il vice premier avrebbe effettuato venti voli con elicotteri e aerei della polizia – nonché un mezzo dei vigili del fuoco al fine di partecipare ai comizi elettorali.
Sempre secondo il testo, i comizi venivano organizzati nella medesima giornata o nello stesso periodo di alcuni eventi ufficiali – così da giustificarne l’utilizzo.
Ora la Corte dei Conti manda avanti un fascicolo esplorativo, atto a verificare se i mezzi delle Forze dell’Ordine siano stati utilizzati a fini non istituzionali.
Secondo la Corte questa è una procedura standard, attivata anche in passato per l’ex premier Matteo Renzi.
Le parole del vice premier
Il Ministro dell’Interno replica all’accusa e all’apertura delle indagini, evidenziando che ogni azione sia stata effettuata senza alcun abuso o irregolarità:
“Nessun abuso, nessuna irregolarità, nessun volo di Stato o della Polizia per fare comizi ma sempre per impegni istituzionali. Sfido chiunque a dimostrare il contrario”
Secondo fonti autorevoli del M5S all’Ansa, gli stessi chiedono chiarimenti in merito – seguendo la linea dell’inchiesta e volendo andare a fondo della questione.