Un clamoroso dettaglio che solo il vero omicida della Strage di Erba poteva conoscere. Che cosa si è scoperto?
Riflettori puntati sulla Strage di Erba con il racconto inedito da parte di Quarto Grado, che fa emergere un dettaglio che sembrava essere stato dimenticato.
La presunta innocenza di Rosa Bazzi e Olindo Romano
In questo periodo sia Le Iene e sia Quarto Grado hanno indagato sul caso di Erba, soprattutto dopo la richiesta di Azouz di poter riaprire le indagini.
Azouz è infatti convinto che i due coniugi stiano scontando l’ergastolo, per un omicidio mai compiuto. Tantissime le interviste a Rosa Bazzi che fanno emergere dei dettagli, completamente contrari a quanto sino ad ora creduto e il volere del riesame di alcuni elementi.
Ma a Quarto Grado un dettaglio riapre un grande dubbio proprio su Olindo Romano.
Il dettaglio scioccante della strage
Andando a ripercorrere e risentire la testimonianza datata 10 gennaio 2007, Olindo svela un dettaglio forse rimosso dopo tutti questi anni.
Olindo dichiara di aver colpito alla testa Valeria Cherubini, con l’aiuto di un coltellino – una ferita di cui nessuno conosceva l’entità e il dettaglio svelato proprio da lui.
Quarto Grado allora si domanda se l’uomo ne sia realmente a conoscenza o se abbia letto di tale ferita, in qualche documento. Emerge che tale elemento non compaia nel provvedimento di fermo datato 8 gennaio 2007 e nemmeno nella relazione preliminare.
“l’ho colpita più volte con il coltellino piccolo sulla testa”
Evidenziato di aver ritrovato poi la donna sul pianerottolo con la faccia verso terra. Ma nell’autopsia è chiaro che la Cherubini sia morta per le inalazioni da monossido di carbonio e non per le ferite inferte sulla testa.
Domande che ancora oggi sembrano non avere una risposta chiara e definitiva, ma che durante quell’interrogatorio sembravano essere più limpide di come siano adesso.