L’omicidio di Monterotondo ha colpito l’opinione pubblica, proprio per il gesto estremo di una ragazza che stava cercando di difendere la sua famiglia. Ma cosa succede ora?
Una ragazza e suo padre sono i protagonisti dell’omicidio di Monterotondo, dove il carnefice è anche la vittima – dove tutti sapevano e mai nessuno era riuscito a fermarlo.
La ricostruzione dell’omicidio familiare
Lorenzo Sciacquatori – ex pugile – è rientrato a casa alle 5 del mattino completamente ubriaco. Secondo la ricostruzione – e come si evince anche da Today e da Repubblica – ha iniziato a prendere a calci la porta.
Una volta entrato ha aggredito e poi minacciato di morte la compagna in gravi condizioni di salute e poi Deborah, che stava cercando di proteggere la nonna.
Entra in scena anche la sorella dell’uomo, tanto che alle otto di mattina le donne decidono di scappare anche con il pigiama. Sciacquatori le insegue e chiede animatamente di rientrare a casa, quando davanti al rifiuto si scaglia contro la compagna aggredendola al volto.
E’ stato a quel punto che la figlia ha reagito, dove in una colluttazione l’uomo resta ferito da un colpo alla testa. Prontamente soccorso – dalle stesse donne – è stato portato in Ospedale per poi morire dopo poco tempo.
La decisione per Deborah Sciacquatori
I Carabinieri sono intervenuti trovando un coltello in possesso della giovane, portato con sé per difendersi da eventuali aggressioni del padre.
Da un primo controllo, l’uomo non è deceduto a causa della lesione del coltello ma da un colpo inferto dalla figlia – durante l’aggressione e lite.
Ieri la ragazza è stata interrogata ed è a disposizione della Procura, mentre stanno valutando l’esistenza di una legittima difesa vista la ricostruzione dell’intera vicenda.
Un uomo definito violento da tutto il Paese, che sapeva del suo comportamento e vedeva in Deborah una ragazza in gamba ma molto triste.
Un’azione, secondo gli abitanti, fatta per difendere una madre vittima del suo compagno – oramai al limite del consentito.