Mentre la Sea Watch viene sequestrata, i migranti vengono portati a Lampedusa e Matteo Salvini apprende tutto in diretta, negando l’autorizzazione. E ora?
Il grande dubbio per la Sea Watch è stato risolto, tanto che nella serata di ieri i migranti a bordo sono stati fatti sbarcare e la nave è stata posta in sequestro. Ma chi ha autorizzato tale azione?
Il sequestro della nave Ong tedesca
Tutto ha inizio nel momento in cui la Ong tedesca recupera 65 migranti al largo delle coste della Libia, per poi fare rotta verso Lampedusa.
Immediata la diffida da parte del Viminale, seguita da una concessione per i bambini accompagnati dai genitori e una donna disabile. Per il restante gruppo l’Italia chiude i porti e diffida nuovamente loro da un possibile attracco.
Ieri sera però la Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro della nave, con l’autorizzazione a far sbarcare le rimanenti 47 persone che erano rimaste a bordo e che minacciavano di compiere gesti estremi.
Si è seguito un modello simile come per la Mare Jonio, con autorizzazione da parte della Procura di Agrigento, con sequestro e perquisizione firmati dal procuratore aggiunto Salvatore Vella.
Il tutto contro il volere del Viminale e con una notizia appresa dal Ministro dell’Interno mentre era in diretta, durante una trasmissione televisiva.
Le parole di Matteo Salvini
Il vice premier è incredulo dinanzi alla notizia di sequestro e sbarco dei migranti in terra italiana, dopo la diffida e il suo ordine di non procedere in tal senso:
“la magistratura faccia come crede ma il viminale continua a negare lo sbarco”
Evidenzia inoltre di attendere provvedimenti nei confronti del comandante della Ong Tedesca e attacca duramente il Procuratore di Agrigento – come si evince anche da Repubblica:
“è quello che mi ha indagato per sequestro di persona”
Sottolineando che prende atto dell’azione e si valuterà nei confronti del Procuratore il favoreggiamento dell‘immigrazione clandestina.