Per l’attentato a Lione la Polizia ha fermato una famiglia intera, presunta colpevole, che sembrano non voler collaborare
Il tremendo attentato a Lione che avrebbe potuto trasformarsi in una strage ha ora dei sospettati, che non vogliono dire nulla.
Il pacco bomba in Francia
In una tranquilla giornata nel cuore della Francia, un presunto sospetto in bicicletta abbandona una busta della spesa, davanti ad una panetteria ed un minuto dopo la fa esplodere.
Tanti i feriti e lo spavento, ma per fortuna nessuno morto, per un ennesimo attacco che si sarebbe potuto trasformare in strage. Divulgati i filmati delle telecamere di video sorveglianza e trovato il Dna proprio su alcuni pezzi dell’ordigno – come vi abbiamo evidenziato in questo nostro articolo.
Ma ora un’altra svolta con il fermo di una intera famiglia sospettata di essere a capo di tutta l’operazione.
Intera famiglia fermata dalla Polizia
La Polizia ha arrestato un ragazzo di 24 anni Algerino, studente di ingegneria informatica, sospettato di essere il colpevole dell’attacco di venerdì scorso.
Con lui sono stati arrestati anche i genitori e il fratello minore – 18 anni -, mentre la sorella è stata sentita solo come persona informata dai fatti.
Il Sindaco ed ex Ministro dell’Interno è rientrato dal Giappone immediatamente, per seguire da vicino tutta l’operazione:
“un ragazzo tranquillo, quando ha visto la polizia ha alzato le braccia”
La polizia, come si evince da La Stampa, ha aspettato che il sospettato uscisse dalla propria abitazione per poi perquisirla in un secondo momento vista la grande paura di ordigni esplosivi.
Il ragazzo per ora non collabora e non risponde alle domande, ma per ora è indagato per tentato omicidio plurimo.